Se anche tu sei qui e stai leggendo questo articolo, allora anche tu stai vivendo quello che un tempo era il mio stesso problema: sei un tecnico della sicurezza che ogni giorno per lavoro deve occuparsi della gestione di impianti anticaduta e della loro relativa documentazione.
Vediamo se ti risulta familiare: tutte le volte che mi occupo della gestione di impianti anticaduta permanenti, devo avvertire il proprietario dell’immobile che per legge è responsabile della gestione nel tempo del sistema, e quindi si deve occupare della manutenzione dell’impianto almeno ogni 24 mesi, come da normative UNI 11578:2015 e UNI 11560:2014 (normative italiane), pena la responsabilità in caso di incidente e infortunio sull’impianto.
Questo ovviamente perché in caso contrario si rischia di pensare che la normativa consideri gli impianti anticaduta alla pari dei DPC (dispositivi di protezione collettiva, tipo i ponteggi) o come DPI (dispositivi di protezione individuale) tipo le imbracature di sicurezza, dove invece il responsabile del buon funzionamento è la persona/ditta che li usa.
Il mio compito è avvertire il proprietario dell’immobile che per essere in regola, le manutenzioni devono essere eseguite da personale specializzato (se non dalla stessa ditta produttrice ove scritto sul manuale di uso) e annotate puntualmente. Fatto questo, preparo tutta la documentazione dell’Elaborato tecnico di copertura: il progetto con analisi dei rischi ed elenco dei DPI da utilizzare, le verifiche dei calcoli per gli ancoraggi, i certificati, i manuali di montaggio uso e manutenzione, i test di verifica e la dichiarazione di corretto montaggio. Insomma, un bel po’ documentazione.
Succede poi che tutte le volte che ci sono da fare dei lavori di breve durata in copertura (che però, ahimè, sono anche quelli più frequenti) come ad esempio pulizia di fogliame, impianti antenna o condizionamento, i proprietari si rivolgano a me per richiedere nuovamente l’elaborato tecnico, già consegnato, per l’accesso alla copertura, perché è obbligatorio mostrare all’operatore che vi sale tutta la documentazione! Purtroppo, mi capita spesso che il cliente non sia nemmeno disposto a riconoscere questo servizio come uno a pagamento.
E che succede poi se si scopre che l’impianto non è stato revisionato nei tempi, ovvero se nei 24 mesi precedenti non si è provveduto a revisionare l’impianto?
Ti racconto un mio aneddoto.
Un giorno fui chiamato da un condomino (lo chiameremo Mario Rossi) che cercava informazioni in merito alla revisione dell’impianto anticaduta installato sul tetto della propria abitazione. Il signor Mario mi disse di essere in difficoltà, poiché il tecnico antennista che quel giorno doveva installargli la parabola gli aveva chiesto se l’impianto anticaduta fosse stato revisionato a norma di legge, e se avesse potuto vedere l’Elaborato tecnico per visionare l’accesso in copertura, i percorsi da seguire e in generale l’utilizzo dell’intero sistema anticaduta.
Il povero signor Mario, non avendo assolutamente idea di come rispondergli, chiamò me e io fui costretto ad interrompere il mio lavoro per rintracciare tutta la documentazione di cui aveva bisogno. L’unico problema fu che l’antennista, per poter rispettare gli appuntamenti successivi, non poté aspettare più di mezz’ora e, non avendo io trovato in tempo tutte le informazioni, andò via chiedendo al signor Mario di chiamarlo nuovamente per fissare un altro appuntamento.
Ti risulta familiare?
Questa è una delle tante storie che potrei raccontarti, ma preferisco invece parlarti di S.M.A.R.T., il sistema con cui ho aumentato la mia efficienza e la mia produttività in maniera esponenziale!
Grazie a questo nuovo supporto tecnologico, ecco adesso la mia nuova situazione tipo: mi chiama il Signor Rossi con lo stesso problema, mi dice che l’antennista gli sta richiedendo della documentazione che lui non ha a portata di mano, e il Signor Rossi ha bisogno del mio aiuto. La soluzione, ora, è semplice.
Gli dico “L’antennista ha uno smartphone? Fai inquadrare con il telefono il QRCode che si trova sull’etichetta di metallo apposta accanto all’accesso della copertura, così potrà controllare le manutenzioni effettuate e scaricare tutta la documentazione necessaria”. E con una semplice telefonata, problema risolto!
A questo punto… vuoi saperne di più?
S.M.A.R.T. è una web-app (cioè una applicazione accessibile da qualsiasi dispositivo con browser internet, tipo Chrome o Safari) che ti permette di usare, in modo del tutto gratuito, i servizi in cloud di Livith e quindi accedere ad un tuo spazio riservato dove trovi tutte le informazioni sugli impianti che hai progettato. Inoltre ti permette di aggiungere a queste informazioni, già presenti perché caricate da Livith, tutta la documentazione, sia PDF che immagini, che vuoi e ti permette quindi di creare un vero e proprio archivio documentale dei tuoi impianti.
Una volta iniziato ad usare S.M.A.R.T avrai a disposizione nella tua area riservata una mappa sulla quale rintracciare velocemente tutti gli impianti e, cosa per me fondamentale, un sistema di monitoraggio efficace per controllare lo stato di manutenzione di tutti gli impianti installati. SMART ti avverte quando un impianto è vicino alla scadenza di manutenzione e avverte sia te che il cliente con un alert via email, in modo che i controlli possano essere effettuati per tempo.
Tutte queste informazioni vengono poi rese disponibili, senza che sia necessario il tuo intervento, attraverso la scansione del QRCODE (inviato con tutti gli ordini Livith) che avrai apposto durante l’installazione dell’impianto nel punto di accesso all’impianto anticaduta.
Ecco dunque la risposta alla tua domanda: SMART by Livith. Il sistema semplice ed efficiente per la gestione degli impianti anticaduta e, ricordiamo, GRATUITO per i clienti Livith.
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